SOSPENSIONE "PALIO SANDONATO" 2011
2° COMUNICATO STAMPA, 15 giu.2011
SPEGNIAMO I RIFLETTORI DELLA POLITICA
Siamo rammaricati e anche un pò sorpresi.
Rammaricati per non essere stati ascoltati nella richiesta del silenzio politico per evitare la (misera) speculazione nella speranza di conquistare qualche voto.
Sorpresi dallo scoprire l'imprevisto interesse di alcuni sul destino del Palio.
Molti fra questi, anche chi non sapeva (e forse non sa) cos'è e cosa rappresenta, ed altri cui ha sempre dato un pò fastidio, chissà perchè.
Allora i miracoli accadono!
Fate come vi pare, ma, un consiglio a maggioranza e minoranza, fatevi bene i conti. Il saldo viene sempre alla fine, magari non subito (abbiamo molta fiducia nell' intelligenza dei cittadini).
Delusi, sì siamo delusi perchè questo è il segno evidente che chi ha avuto, ha o avrà il potere politico, non considera ma soprattutto non rispetta il progetto e l'onesto lavoro svolto da volontari "autentici" (non mascherati), indipendenti, con le qualità ed i limiti propri.
Peccato, si è persa un'occasione.
Se a qualcuno interessasse veramente salvare il Palio, il primo passo logico lo avrebbe fatto interpellando i primi interessati, senza accendere ne riflettori ne sterili polemiche.
La nostra storia ha visto generare e sviluppare il Palio con i suoi contenuti, ha visto proposte, già dal lontano 2004, credendo fortemente nel lavoro ed il dialogo, abbiamo presentato pubblicamente un progetto (a totale nostro carico) quale proposta di valorizzazione dell'area dello stadio di via S.Giovanni, prevedendo un vero Centro Culturale adatto alle dimensioni di Musile che ha riscosso l'apprezzamento di esperti. E' dal 2006 che puntualmente ogni anno dal palco e dalla nostra rivista chiediamo attenzione per salvaguardare e garantire un futuro certo al Palio donandolo al Paese, creando un organismo specifico.
Nessuno si è mai preoccupato, tanto meno le amministrazioni di turno nel ruolo di tutore.
Essere parte di una Comunità che opera socialmente senza schierarsi, seppur con una forte identità, non paga. Essere capaci di coinvolgere una importante massa di persone, ad alcuni può dar fastidio? Se non pericolosi sicuramente ci scopriamo sempre più scomodi. Pazienza.
Il presidente
Walter Marion |